04 Mag In forma con il fightness pad work
Forse è il momento più intenso, entusiasmante ed atteso durante le nostre sessioni di training, non solo dai neofiti del metodo Fightness allenamento ibrido, ma anche da ex agonisti e/o professionisti degli sport da combattimento che conoscono e ne apprezzano l’efficacia, se usato in maniera corretta!
Ma cos’è il pad work e come può aiutarvi a rimettervi informa?
Nei confini nazionali questo metodo di allenamento è conosciuto con il nome di “figure ai guanti da passata”, chiamati anche mitts pad o pao, in base anche alla disciplina/sport da combattimento praticato.
Per questa particolare metodica vengono utilizzati appositi guanti, appunto pads, che possiamo descrivere come dei veri e propri bersagli in movimento, indossati dal proprio allenatore o da un compagno di allenamento, che verranno colpiti dall’atleta in base alle richieste del proprio coach.
Possono essere di varia forma, materiale e grandezza; verranno scelti dal trainer in base alla componente tecnica da allenare o dalla disciplina praticata.
Sono specifici per gli sport da combattimento dove è richiesto di colpire l’avversario con movimenti di percussione (striking) di gambe e/o braccia (pugni, gomitate, ginocchiate, calci portati con tibia, collo del piede o pianta).
Il pad work è considerato un metodo di allenamento tecnico/tattico, utilizzato per migliorare la tecnica dei colpi base, incrementando la difficoltà esecutiva ideando combinazioni di colpi sempre più impegnative, non solo dal punto di vista della memoria per il numero di colpi richiesti, ma anche per l’intesità da esprimere in termini di potenza, velocità e resistenza di queste ultime 2 capacità condizionali.
Questa metodica è di fondamentale importanza in ottica agonistica perchè aiuta il maestro/allenatore ad avere una connessione immediata con il proprio fighter riuscendo così a dare input o correzioni di natura tecnico/tattica subito spendibili ed applicabili durante le azioni.
In una preparazione atletica (per una competizione/match agonistica) strutturata in maniera corretta, il pad work dovrebbe essere incrementato a ridosso delle ultime settimane di camp, per avvicinarsi sempre di più al gesto, alle intensità ed alle strategie tattiche studiate con il proprio allenatore, insieme a delle sessioni di sparring misurate (nella durezza) e calendarizzate (nelle tempistiche) per evitare al fighter danni prima del match di tipo traumatico, o situazioni di overtraining ( eccessivo affaticamento) che potrebbero comprometterne la performance.
Ok coach, ma io che non sono un atleta agonista, in che modo il pad work può far migliorare il mio benessere fisico?
Ottima domanda!
Io aggiungerei psico-fisico; ma procediamo per gradi.
il FIGHTNESS PAD WORK ti aiuterà a migliorare:
- la tua tecnica di striking sempre seguito ed affiancato dal tuo coach
- incrementerai la tua reattività e coordinazione in base ad uno stimolo esterno (visivo/uditivo)
- aumenterai la tua potenza specifica
- migliorerai la tua capacità di esprimere velocità
- sarai in grado di resistere a sforzi prolungati
- il dispendio calorico sarà altissimo, grazie alle sequenze ad alta intensità gestite dai nostri trainers che guideranno costantemente l’andamanto dei vari sistemi energetici chiamati in causa.
Diventerai una “macchina brucia grassi”, risvegliando così il tuo corpo avvizzito da anni (troppi) di inattività. (Puoi approfondire il tema HIIT sul nostro blog con altri articoli dedicati).
Ma come dico sempre ai miei fighters: “il fightness non è un corso, ma un percorso”;
Infatti il nostro obbiettivo non è solo migliorare la tua performance e quindi, di conseguenza, la tua forma fisica; ciò che migliorerà sarà anche la sfera emotiva/psicologica;
In un’epoca, come la nostra, dove la routine ci soffoca ed i ritmi si fanno sempre più frenetici, il nostro metodo ed in questo caso il FIGHTNESS PAD WORK ti aiuterà a trovare quella valvola di sfogo che cercavi.
Vari studi hanno dimostrato come lo striking (il colpire un bersaglio mobile o fisso) sia una valvola di sfogo psico-fisico fondamentale nell’uomo e nella donna che, in questo modo, riesce a riconnettersi con la sua parte fisica ed emotiva più profonda e se vogliamo più vera, cosa che al giorno d’oggi troppo spesso non ci è permesso fare.
Lascia fuori problemi, scadenze e stress, sali sul tatami con noi, indossa i guantoni e, in totale sicurezza e costantemente seguito/a da professionisti riprenditi il tuo corpo, il tuo respiro ed il tuo tempo.
TRAIN LIKE A FIGHTER
Valentino T. Iacovitti